Esistono tracce di pratiche crematorie sin dalla preistoria. Gli storici generalmente concordano sul fatto che la cremazione abbia cominciato a diffondersi in tempi antichissimi, all’inizio dell’Età della Pietra (intorno al 3000 a.C.) in Europa Orientale e nel Vicino Oriente. In anni più recenti, la graduale affermazione in Italia avvenne grazie a società di volontariato (chiamate "società per la cremazione") che la praticarono con continuità.
La Cremazione entra nel nostro ordinamento con la Legge Crispi
La Chiesa vieta la pratica crematoria, definita antireligiosa e contraria alla resurrezione (Codex Iuris Canonici)
Il Concilio Vaticano II discute della pratica crematoria con un ampio dibattito ecclesiastico
Papa Paolo VI approva la cremazione con una bolla ufficiale:
La Santa Congregazione per il culto divino consente la concessione del rito e delle esequie cristiane anche a chi sceglie la cremazione (decreto Ordo Exsequiarum)
Il Rito delle Esequie introduce tre momenti di preghiera dedicati alla cremazione, consentendo a pieno titolo di raccogliersi al cospetto dell'urna
Dopo secoli di dibattiti teologici, oggi i pregiudizi sulla cremazione sono sdoganati. La pratica crematoria non è in conflitto con:
il credo nell'immortalità dell'anima
la concezione della sacralità del corpo
la dottrina della resurrezione cristiana